I LIBRI CHE CI LASCIAMO SCAPPARE
Oggi in questo post mi sento di consigliarvi un libro di un autore che è una garanzia e questo è “ La casa delle voci” opera del maestro del thriller Donato Carrisi.
Premetto che è solo il secondo libro che leggo di questo autore, anni fa avevo letto
“ Il suggeritore” uscito nel gennaio del 2009 e a distanza di anni l’autore sembra non aver perso quell’originalità nel colpirmi con i suoi intrecci psicologici.
Il libro vede un nuovo protagonista , Pietro Gerber, uno psicologo infantile, che si troverà ad aiutare una donna che sostiene di aver commesso un omicidio da bambina. L’uomo accetterà di occuparsi del caso ,finendo coinvolto in strani ed inquietanti fenomeni . Un libro diverso rispetto ai precedenti ,con una venatura all’apparenza più soprannaturale che thriller: voci, allucinazioni e strane visioni. La scrittura è magistrale, riesce a catturarti e a incuterti anche timore: impossibile non rimanerne intrigati e affascinati. Come in ogni romanzo di Carrisi, la verità emerge solo nelle battute finali e si rimane spiazzati ,con interrogativi che verranno risolti e altri che rimangono nel dubbio, lasciando così al lettore la sua libera interpretazione.
Questo scrittore è incredibile, ha la capacità di tenerti incollato al libro dalla prima all’ultima frase. Questo libro è il cosiddetto “ page turner”, la storia, i personaggi, i dettagli, ti entrano dentro e rimangono dentro a lasciarti ipotizzare.
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini.
Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei. Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci». Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto…
Penso che a volte si resta in attesa delle novità “thrillesche” del nuovo anno quando poi ci sono ancora dei libri di valore che ci sono scappati tra le maglie della rete.
Io che sono diventato un lettore lento l’ho terminato in pochi giorni, era un paio d’anni che non mi accadeva.
Vivamente consigliato agli amanti del genere che se lo sono fatti scappare.