Quando il Rosso è Nero

Quando il Rosso è Nero

Questo post prende a prestito il titolo del terzo libro della fortunata serie dell’Ispettore Chen, realizzata da uno scrittore che adoro, Qui Xiaolong.

Nato e cresciuto a Shanghai, si trasferisce negli Stati Uniti negli anni 80’, ma ha continuato a mantenere i contatti con la sua terra d’origine, di cui riesce a descrivere i cambiamenti, romanzo dopo romanzo, a partire dai primi anni 90’. Per farlo usa i meccanismi delle Crime Story e un personaggio come l’ispettore Chen Cao che gli somiglia molto. Studioso di letteratura inglese ma allo stesso tempo poeta e traduttore, Chen sfrutta la sua doppia natura di poliziotto e letterato, per risolvere misteriosi casi di omicidio, combinando il metodo logico dell’indagine occidentale con aspetti più tradizionali della cultura cinese. Il mix che ne risulta è molto interessante, in quanto l’appassionato di genere trova un giallo raffinato e intrigante, mentre chi ama più scoprire “il contesto” culturale e ambientale in cui si sviluppano le storie viene pienamente appagato da un’attenta ricostruzione del mondo cinese.

Questi aspetti sono presenti già nel primo romanzo della serie: “La misteriosa morte della compagna Guan”, ambientato in una China alle prese con le prime riforme attuate da Deng Xiaoping, ma ben lontana dall’essere la potenza mondiale attuale.

Guan Hongying, lavoratrice modello e donna utilizzata dalla propaganda del potere, viene ritrovata morta in un sacco della spazzatura. Chen che fa il poliziotto per ordine del partito, insieme al suo sottoposto Yu, si mettono ben presto sulle tracce del potenziale colpevole legato agli alti vertici. Le ingerenze della politica scattano e i due poliziotti vengono messi da parte. Il loro supervisore, capo dell’ufficio politico, non può dar credito alle accuse. Ma grazie alla caparbietà di Chen e all’aiuto di “Vecchio Cacciatore”, padre di Yu ed ex poliziotto, e di Lu “cinese d’oltremare” riesce a scoprire il vero movente. La politica permea ogni scelta, decide chi vince e chi perde, e in questo caso premia la verità, ma la sensazione è che in un mondo come quello cinese non sia necessariamente la priorità.

Questa forte presenza dell’ambiente lo rende un ulteriore protagonista delle vicende e, non a caso, in un’intervista, Xialong ha dichiarato che da piccolo amava i romanzi polizieschi di critica sociale scritti da Per Wahloo e Maj Sjowall di cui abbiamo già parlato in altri post, che vedono come protagonista l’ispettore Beck.

La serie di Chen si compone di ben 12 romanzi tutti editi da Marsilio, il cui ultimo nato è Processo a Shanghai.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *