I CINQUE DI MONTEVERDE

I CINQUE DI MONTEVERDE

Oggi volevo segnalarvi un libro di un autore le cui opere sono diventate in pochi anni dei casi editoriali nel genere noir.

 Questo scrittore è François Morlupi , italo-francese, già vincitore nel 2020 del premio Scerbanenco con il libro “ Come delfini tra pescecani” edito da Salani editore.

Ora a pochi mesi dall’uscita de “ Il nero degli abissi”  i cinque di Monteverde stanno conquistando i lettori.

Non voglio fare considerazioni sulla storia e sull’intreccio dell’indagine, preferisco dare risalto ai personaggi,  perché vi garantisco che è inevitabile innamorarsi di loro.

L’ultimo libro di Francois Morlupi

Ma chi sono i cinque di Monteverde?

I cinque di  Monteverde sono la carta vincente di Morlupi, infatti dietro una scrittura asciutta e piacevole dove l’imprevisto quotidiano è condito da una simpatica ironia romana, si celano loro, i protagonisti, i cinque che vi cattureranno dal primo giorno d’indagini.

Nell’apparentemente tranquillo quartiere di Monteverde il commissario Ansaldi deve fare quotidianamente i conti con la sua ipocondria e la sua guerra infinita con la bilancia , cosa che lo rende un eroe più umano e vicino al lettore.

Ansaldi per la sua normalità mi ricorda il commissario di polizia svedese Kurt Wallander personaggio nato dalla penna di Henning Mankell.

I collaboratori di Ansaldi sono un inno alla diversità umana iniziando dai Ringo Boys, la coppia composta dall’ispettore Roberto Di Chiara, fanatico di calcio a cinque e tifoso della Roma e dall’ispettore William Leoncini, originario del Mozambico, di bel aspetto e dal fisico atletico; Leoncini che ogni giorno stuzzica con simpatia e goliardia il collega nelle più assurde scommesse.

A completare la squadra del commissariato di Monteverde, la bella Eliana Alerami  in continuo conflitto con la nonna e le sue esigenze culinarie e la tenebrosa Eugénie Loy , ragazza di poche parole, dai modi spicci e con un’empatia e una dolcezza che rasenta lo zero assoluto, ma sempre protetta come una figlia dal commissario Ansaldi.

L’autore italo-francese Francois Morlupi

I cinque di Monteverde affronteranno l’indagine con i loro difetti e  le loro paure personali  mostrandosi  al lettore semplicemente umani e vincenti.

Ultima cosa che mi colpisce e che ogni volta mi fa allungare la mano in libreria, è la copertina.

Personalmente le copertine dei libri di Morlupi, sono delle opere d’arte, create dall’illustratrice newyorkese Katherine Lam.

Lo stile adottato da Katherine Lam gioca con immagini di interni di appartamenti ed esterni di palazzine . Il risultato finale riporta indietro nel tempo, presentandoci delle illustrazioni che sanno di anni ’80, ma anche di cartelloni pubblicitari degli anni ’60 e di artisti come Hopper tanto amato al commissario Ansaldi.

Potete vedere le opere di Katherine Lam nel suo sito  www.katherinelam.com

Ritornando a Morlupi, penso che in entrambe le indagini dei cinque di Monteverde, l’autore abbia dimostrato che un libro noir non sia solo di puro intrattenimento, ma anche di denuncia al disagio sociale delle grandi città.

La domanda sorge spontanea.

Non sentite un profumo di serie tv nell’aria?

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