QUELLA COSA PERICOLOSA CHIAMATA AMORE

Ci sono tre storie in questo libro, la prima negli anni ’80 con l’evasione di quattro terroriste di Prima Linea dal carcere di Rovigo, la seconda negli anni ’90 con due studenti di Ingegneria che trovano un barile con un cadavere all’interno nel “Gorgo della Sposa” di Trecenta; la terza è ai giorni nostri, con Marco Pavan, un investigatore “senza arte né parte”, che gira in bicicletta lungo gli argini del Po per risolvere un mistero. Pagina dopo pagina queste narrazioni apparentemente slegate tra loro si intrecciano in un noir visionario, che unisce fatti realmente accaduti ad altri di fantasia, presentando personaggi indimenticabili come Alice, il colonnello Galeazzi, i fratelli Ferrari. L’amore fa da filo conduttore, in tutte le sue versioni, perché se si sbagliano le dosi può diventare il più pericoloso dei veleni. Il finale spiazzante non rimetterà tutte le cose al proprio posto, ma lascerà ad ogni lettore la sensazione di avere fatto un viaggio incredibile. Un viaggio chiamato fantasia.